mercoledì 29 marzo 2017

Perché vediamo il mondo a colori?

Vedere i colori richiede che lunghezze d’onda diverse siano tradotte in risposte neuronali diverse, risposte identiche a tute le lunghezze d’onda, comporterebbero la visione in bianco e nero. Questa risposta ai colori è propria dei mammiferi marini come balene e foche, che vedono in bianco e nero.
La maggioranza degli altri mammiferi, anche il cane, gatto e quasi tutte le scimmie, hanno una visione del mondo dicromatica.
Alla coppia di colori “bianco e nero” si aggiunge la coppia “giallo e blu”. Il cane per esempio ciò che l’uomo vede blu, anche lui lo vede blu, ma ciò che è rosso o verde per l’uomo, lui vede solo gradazioni di giallo.
Le scimmie e l’uomo, hanno evoluto la visione tricromatica, cioè la capacità di distinguere anche il rosso e il verde.
Il pesce rosso ha sviluppato la visione tetra cromatica, cioè 4 copie di colori.
Lo sviluppo dei colori nei primati è dovuto alla necessità di distinguere il cibo, é più facile trovare da mangiare in un mondo a colori che non in bianco e nero.
-Il colore è dovuto alla capacità di certi raggi di produrre determinate risposte nel nostro sistema nervoso (il pomodoro non è rosso, ma produce una reazione al nostro sistema nervoso, che ce lo fa definire rosso)
-I primati, le scimmie e l’uomo, hanno una visione a colori e binoculare: gli occhi sono posti vicini e in fronte, in modo da avere la percezione della distanze in maniera tridimensionale.

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