Il linguaggio è una facoltà complessa e quindi il bambino impara a parlare lentamente.
Passa molto tempo prima che il bambino impari a modulare correttamente i suoni e a selezionare quelli della lingua del paese dove vive.
Fasi della sviluppo del linguaggio:
alla nascita il bambino pronuncia solo due tipi di suoni semplici: suoni vegetativi (singhiozzi e starnuti) e suoni vocali (come gemiti e gridi). Successivamente iniziano le vocalizzazioni.
verso i due mesi inizia il verso tubare, che sono suoni simili alle consonanti
verso i 5-6 mesi inizia la fase della lallazione, cioè la ripetizione di più sillabe (ma-ma o pa-pa) e probabilmente sta facendo esercizi.
le prime parole il bambino le pronuncia intorno ai 12 – 18 mesi, fase del linguaggio olofrastico, costituito da singole parole che racchiudono un’intera frase.
tra 18 mesi e i 24 arrivano le fasi binarie, costituite da 2 parole (es. bimbo nanna)
tra 24 e 30 mesi il bambino pronuncia frasi di 3 parole, chiamate frasi telegrafiche, perché sono brevi.
tra 2 e 6 anni vengono compiuti grandi progressi, sia per le parole imparate che per l’uso della grammatica. Questa fase è detta dell’ipercorrettismo, cioè l’uso della regola corrente anche nell’eccezione (ad es il bambino il plurale di dito, dice diti e non dita). In questa fase il bambino ha fatto grande progressi, fonetici (suoni), morfologici (l’uso delle parole) e semantico (il significato delle parole).
L’apprendimento del linguaggio ha una fase critica che va dalla nascita a 11 anni, in questo periodo devono essere poste le basi del linguaggio, altrimenti si determina un handicap nel linguaggio.
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