Pedagogia

La pedagogia è una scienza impegnata in un duplice compito: avvicinare gli studenti a nuove discipline e a nuovi strumenti,  ma anche usare per l'insegnamento le conoscenze e i mezzi proposti dal progresso.
Come prassi educativa e di apprendimento,  bisogna ripensare all'organizzazione dell'insegnamento,  dando maggiore peso alla pluridisciplinarieta' e interdisciplinarieta'. Fondamentale è l'Intercomunicazione tra i differenti campi di conoscenza, quindi un sapere analogico e multidirezionale. (CD o una pagina web che al testo scritto associa le immagini, i filmati, i suoni).
L'attenzione verrebbe portata non sulle singole nozioni, ma sulle relazioni che è possibile stabilire.

 

La costanza percettiva

Il cervello umano mantiene la costanza percettiva.
Se vediamo un oggetto da lontano, "ricostruiamo" le le dimensioni reali,  basandoci sull'esperienza.
Vi sono i seguenti casi di costanza percettiva:
-costanza dell'oggetto
-costanza di grandezza
-costanza di forma
-costanza di posizione
Costanza di luminosità e colore

 

La percezione della profondità

Un'altra caratteristica della vista è la percezione della profondità.
La realtà risulta tridimensionale. Quando le immagini arrivano sulla retina dell'occhio, sono appiattite,  bidimensionali.
Il cervello analizza le immagini e stabilisce la loro distanza e quindi profondità.
Gli indizi fisiologici di profondità,  riguardano le operazioni compiute dai nostri occhi.
-accomodazione: il cristallino mette a fuoco
-divergenza binoculare: per calcolare la distanza, visto che i nostri occhi sono due e inviano al cervello un'immagine diversa al cervello,  la mente compie un ragionamento inconscio.
-convergenza binoculare: per mettere a fuoco un oggetto, perché l'immagine cada sulla dovrà,  gli occhi devono compiere una rotazione verso l'interno proporzionale all'angolo creato dalle 2 visioni. La mente fa un ragionamento.
Esistono poi altri tipi di indizi:
-indizi pittorici: grandezza, interposizione,  ombreggiata.
Indizi prospettici: posizione rispetto all'orizzonte,  prospettiva lineare, prospettiva aerea.

 

Percezione visiva e schemi gestaltici

La percezione visiva è stata a lungo studiata dalla psicologia della forma "Gestalt".
La domanda a cui la Gestalt intende rispondere è "perché le cose appaiono come appaiono?"
La percezione sensoriale e soprattutto quella visiva svolge un ruolo creativo, cioè è attiva, classifica e interpreta le sensazioni.
La Gestalt ha individuato i principi del raggruppamento degli oggetti secondo schemi innati.
I più importanti sono:
-vicinanza
-somiglianza
-continuità
-chiusura
-pregnanza
-buona forma
-esperienza passata
Nell'applicazione questi principi la nostra mente distingue la figura, che attira la nostra attenzione dallo sfondo.
Proprio perché la percezione si basa su principi innati,  e su un'operazione selettiva di separazione della figura dallo sfondo, gli oggetti che vediamo,  sono una "costruzione" del nostro cervello.

Come percepiamo il mondo

Il cervello e la mente sono la sede dei processi cognitivi. Ma nessuno di tali processi sarebbe possibile senza le sensazioni.  Le sensazioni sono generate quando uno dei nostri organi di senso è colpito. La sensazione è un'eccitazione nervosa che raggiunge una determinata area del cervello.
Le sensazioni vengono unificate nel processo della percezione.
Tutto questo avviene se non esistono lesioni o difetti (es: Daltonismo).
Non possiamo però reagire a tutti gli stimoli esterni che ci colpiscono ed è per questo che è fondamentale il ruolo dell'attenzione.
Essa agisce sia in modo consapevole che inconsapevole.
Inoltre è importante anche la limitatezza dei nostri sensi, che ricevono solo alcuni sensazioni. (Es: Non riceviamo ultrasuoni o non possiamo vedere al buio).
Siamo in grado di percepire un mondo coerente nonostante la molteplicità delle sensazioni.